Giovedì 7 aprile, in Sala D’Attorre in via Ponte Marino, si è tenuta la presentazione del libro di Anna Agostiniani Cervelli e Michele Albini, “396 questa ero io”.
All’incontro era presente l’autrice Anna Agostiniani Cervelli che ha dialogato con la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara, alla presenza dell’assessora alle Politiche e Cultura di genere e al volontariato Federica Moschini.
Il libro racconta la vita di Anna dal 2015 al 2019, anni in cui la donna non ha mai smesso di combattere contro i pregiudizi, le lungaggini burocratiche e i preconcetti, per raggiungere il suo unico scopo: poter riabbracciare la sua adorata mamma biologica.
Questo lavoro editoriale è il secondo – dopo “Perché? Una storia vera” – realizzato con l’obiettivo di raccontare e far conoscere questa drammatica storia, perché “se non parli, nessuno sa… e nessuno ti può aiutare”.
Tutti i proventi della vendita dei libri sono devoluti all’Associazione Mango Onlus, a sostegno dei bimbi abbandonati del Paraguay.
Chi è Anna Agostiniani Cervelli
Anna è stata abbandonata alla nascita e affidata al brefotrofio di Senigallia, dove purtroppo ha ricevuto un trattamento tutt’altro che affettuoso. La coppia che l’ha adottata, quando Anna aveva quattro anni, ha abusato e fatto abusare di lei per denaro. Come se non bastasse, nonostante la denuncia, Anna viene costretta a rimanere nella casa dei genitori adottivi fino alla maggiore età. Quando finalmente, a 21 anni, riesce a scappare a Roma, dedica la propria vita alla ricerca della madre naturale e ad aiutare i bambini con il suo stesso trascorso.
In seguito all’incontro con Padre Attilio Cordioli, missionario in Paraguay, fonda l’Associazione Mango Onlus a favore dei bimbi abbandonati di quel poverissimo Paese.