Affissa all’ingresso dell’Istituto Ginanni un mosaico di “Ravenna città amica delle donne” in ricordo di una ex alunna, giovane donna e madre di due bambine, vittima di femminicidio nel 2019
È stata inaugurata questa mattina la mattonella de “i Fiori di Ravenna – Ravenna città amica delle donne” dedicata a Elisa Bravi, trentenne uccisa dal marito nella notte tra il 18 e 19 dicembre del 2019.
All’evento, organizzato in modalità contingentata da Linea Rosa, erano presenti i genitori di Elisa, alcune rappresentanti del gruppo “Una panchina in ricordo di Elisa Bravi”, la dirigente scolastica …., l’assessora alle Politiche di Genere Ouidad Bakkali e il sindaco Michele De Pascale.
Il mosaico, realizzato da Annafietta, è stato posto all’ingresso dell’Istituto tecnico commerciale G. Ginanni, dove Elisa si diplomò nel luglio del 2007. “Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Avrebbe compiuto 33 anni Elisa, se un uomo, marito e padre delle sue due meravigliose figlie, non avesse deciso di porre fine alla sua vita”, esordisce la presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara ricordando i tanti – troppi – femminicidi che ogni giorno riempiono le cronache dei giornali.
E non esiste né un motivo né un movente che giustifichi tali crimini; c’è solo un dato di fatto, ovvero “un sistema sociale fondato sul patriarcato (dal greco, letteralmente la legge del padre), in cui gli uomini detengono il potere e predominano in ruoli di leadership politica, autorità morale e privilegio sociale nonché nel controllo della famiglia. È a causa di questo retaggio che ci troviamo di fronte a persone che ritengono di essere padroni e proprietari non solo di oggetti ma anche di altre persone e, dunque, di poter decidere della loro vita”, aggiunge Bagnara.
L’affissione del Fiore di questa mattina, come gesto simbolico di condanna della violenza e di vicinanza e sostegno alle famiglie delle vittime, in particolare di Elisa, è stata accompagnata da un progetto scolastico, che ha coinvolto gli studenti e le studentesse delle classi quinte dell’Istituto.
Grazie alla collaborazione della professoressa Emanuela Tedesco le classi hanno intrapreso un percorso formativo e sensibilizzazione al tema della violenza sulle donne sintetizzabile in poche brevi frasi di dedica a Elisa e riportate su una targa in plexiglass posta sotto al fiore in mosaico:
“Vivi e lasciale vivere: distruggere una vita non significa migliorare la propria. Elisa, lotteremo contro ogni paura, ogni gelosia, ogni inganno sotto forma di falso amore per te e per ogni altra donna. La violenza è sempre debolezza”.