A conclusione degli incontri a scuola del progetto CorpoGiochi® a scuola, il 17 Aprile 2023 si è tenuta una breve cerimonia con la consegna degli attestati da parte del Presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara, alle ‘Antenne’ che hanno superato la prova sul campo conducendo i laboratori CorpoGiochi– I choose game.
Le esperte certificate che sono attive per il modulo CorpoGiochi– I choose game – sono Monica Francia, Daniela Camerani e Francesca Serena Casadio.
Abbiamo raccolto alcune restituzioni dai docenti che hanno concluso il laboratorio.
Sono punti di vista importanti delle persone che lo hanno sperimentato non solo come osservatrici.
- È una attività che, in maniera originale e divertente, permette di riflettere su sé stessi e sull’atteggiamento che, a volte anche inconsapevolmente, si tiene verso gli altri.
- Ho visto in I Choose game una grande opportunità per i ragazzi e per le ragazze, per provare a mettersi in gioco e cercare di sradicare alcune abitudini negative consolidate.
- Credo che il progetto abbia smosso qualcosa in tutti i ragazzi e tutte le ragazze e li/le abbia fatti/e per lo meno ragionare sulla possibilità di ascoltarsi ed eventualmente cambiare.
- È stata una opportunità di crescita che qualcuno ha apprezzato da subito mentre altri credo ne capiranno l’importanza solo maturando.
- Credo possa essere un valido esercizio per sviluppare la consapevolezza di sè, un maggiore autocontrollo e per riflettere rispetto al proprio impatto sugli altri.
- Vedere i ragazzi e le ragazze mettersi in gioco e cercare di affrontare delle attività completamente diverse da quelle che siamo abituati a svolgere in classe è stato un momento di crescita individuale e occasione di cogliere in loro aspetti che non avevo mai preso in considerazione
- Nessuno è rimasto indifferente al progetto: è passato il messaggio della possibilità di scelta, della possibilità di cambiare se vogliono, del non giudicare.
- I ragazzi e le ragazze che si sono fidati, hanno riconosciuto e ammesso tra i compagni situazioni di disagio a cui si sono abituati e hanno trovato in una persona esterna alla classe un supporto che gli ha prospettato il cambiamento come possibile, altri hanno preferito non sbilanciarsi.
Abbiamo pubblicato su ‘Vimeo’ un video promo di I Choose Game visionabile a questo link: https://vimeo.com/758459815
Realizzato per essere presentato come documentazione visiva dell’attività realizzata con il nuovo modulo, per riflettere sulla corrispondenza tra la sperimentazione proposta e il risultato concreto, come solo le immagini possono fare.
Protagonisti gli studenti, le studentesse e le insegnanti delle classi dell’istituto scolastico G. Novello di Ravenna coinvolte nello scorso anno scolastico, nella primissima sperimentazione delle attività del gioco attraverso il quale hanno toccato con mano l’importanza della scelta soprattutto in tema di rispetto di sè e del prossimo.
CorpoGiochi® a scuola è un progetto educativo didattico che propone un metodo originale di educazione al movimento e accompagna bambine e bambini, ragazzi e ragazze in un confronto autentico con la scoperta e la gestione delle proprie emozioni. Il metodo CorpoGiochi® è uno strumento di cambiamento sociale che riporta al centro del tempo scolastico il senso dell’esperienza corporea creativa, combattendo l’analfabetismo emozionale, il caos virtuale e asettico, la noncuranza di sé e degli altri e che propone maggiori strumenti per comprendere il mondo, complementari a quelli che la scuola già offre. I destinatari diretti sono gli alunni, gli studenti e gli insegnanti. I laboratori vengono attivati su richiesta degli insegnanti per riportare in classe benessere e inclusione e per prevenire disagio e ogni forma di discriminazione.
Questa nuova proposta di attivazione di laboratori CorpoGiochi – I choose game, all’interno del progetto CorpoGiochi a Scuola, è stato attivato dagli insegnanti delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo grado di Ravenna, Russi e Cervia, che hanno aderito alla proposta che ha offerto loro laboratori gratuiti, grazie alla collaborazione e al sostegno di Linea Rosa ODV che dal 1991 si occupa di violenza di genere attraverso un centro antiviolenza e case rifugio. Tra le attività complementari progetta e realizza campagne per formazione nelle scuole per promuovere un cambiamento culturale.
Attraverso la realizzazione di un vero e proprio gioco di società, chiamato “I choose game”, si è sperimentato a scuola, tramite la casualità del lancio di dadi, il superamento di una serie di prove finalizzate alla sensibilizzazione sul tema della violenza, senza mai citarla esplicitamente, ma dando modo a chi gioca di acquisire maggiore coscienza del proprio corpo e dei limiti che esso ha in relazione agli altri.
La proposta ha coinvolto insegnanti, ragazze e ragazzi in un percorso attraverso il quale tutte le persone hanno toccato con mano l’importanza della scelta soprattutto in tema di rispetto di sè e del prossimo.
Le regole/consigli per giocare sereni, che sono state attivate durante il gioco, sono state sperimentate da tutti/e e hanno permesso il raggiungimento degli obiettivi previsti:
- Restare concentrati su di sé per permettere la partecipazione al gruppo mantenendo la propria autenticità
- Creare un clima di benessere diffuso. Per partecipare serenamente ad un’attività corporea insieme ad altri, consigliamo di non provocare fastidio, sia con i gesti che con le parole (prendere in giro).
Usare principalmente il corpo per ascoltare, percepire e comunicare. Consigliamo quindi il silenzio. Alla fine di ogni attività è previsto un momento di commento dove finalmente potrete raccontare le sensazioni che avete provato e poi ascoltare gli altri senza intervenire.
- Alzare la “mano” e guardare in modo “supplicante” per avere il permesso di parlare, è il modo che si usa a scuola per le conversazioni tra insegnante e classe, invece durante il laboratorio sperimentiamo un modo semplice e non gerarchico per parlare tra noi. Non usiamo il gesto di “alzare la mano” (il braccio). Nessuno mi darà il permesso.
- Scelgo di prendere la parola solo per parlare a tutti/e i presenti. Non sono previste conversazioni a due o a gruppetti.
- Solo sul silenzio posso far partire la mia voce.
Tutti i presenti orientano il corpo e lo sguardo verso di me durante il mio discorso.
Quando prendo la parola lascio pause di silenzio, per permettere agli altri di inserirsi nel flusso del discorso.
- Scelgo di condividere la mia esperienza personale, argomentando sensazioni, pensieri, idee e soluzioni.
- Durante la conversazione non sono previsti interventi volti a correggere o giudicare l’intervento di altri.
La garanzia di non subire i giudizi degli altri ha permesso a tutti/e di esercitarsi a scegliere di prendere la parola per esprimere la propria visione. Nessuno si è arrogato il diritto di dire cosa un altro può sentire o pensare; la creazione di uno stile relazionale basato sul rispetto reciproco, anche in termini di tempistica dell’espressione, è stato un terreno fertile per la formazione di una buona autostima.