Ravenna, 10 marzo 2022. È successo ancora. E questa volta nella nostra città. La donna aveva 77 anni ed è stata uccisa dal marito, di qualche anno più grande di lei, a coltellate.
La cultura del patriarcato ha mietuto una nuova vittima e ancora una volta è successo ad una anziana (dall’Osservatorio sul femminicidio del quotidiano la Repubblica emerge che nel 2021 il 35% delle vittime aveva più di 65 anni).
I crimini contro le donne sono un’emergenza senza fine, una forma di violenza inaudita che non conosce limiti di età, etnia, religione. Unico comune denominatore: la voglia di prevaricare la vittima, privandola della propria libertà fino al gesto più estremo.
Commenta così Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa: “Purtroppo un ennesimo caso di femminicidio, questa volta a Ravenna, che ci addolora e ci rammarica, proprio all’indomani della celebrazione della giornata della donna, dove eventi e varie iniziative ci hanno viste protagoniste sul fronte della lotta alla violenza di genere. Nulla ferma la nostra volontà di rivendicare il diritto all’autodeterminazione di tutte le donne e non ci fermiamo proprio perché vogliamo che episodi come questi non avvengano più”.
Una condanna netta e senza appello che arriva unanime dalle associazioni femminili e femministe del territorio: il comunicato di Linea Rosa ODV è infatti sottoscritto da La Casa delle Donne Ravenna, Rete Donne Cgil Ravenna, UDI Ravenna, Donne in Nero Ravenna e dal Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna.