PROGETTO #ICHOOSE GAME – Scelgo di lavorare su di me e sulle relazioni con gli altri attraverso nuove pratiche di cura, interazione e connessione.
Progetto del Comune di Ravenna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con il contributo del Comune di Ravenna, Comune di Cervia e Comune di Russi.
Gli Istituti scolastici coinvolti sono: Scuola Primaria Giovanni Pascoli tutte le classi 4 e 5, la Scuola Primaria Filippo Mordani tutte le classi 4 e 5 e tutte le classi della Scuola Secondaria Guido Novello.
Il progetto
Il progetto mira a contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, con la realizzazione di momenti formativi, all’interno della scuola, diretti a bambini/e ragazzi/e allo scopo di promuovere, attraverso il gioco:
- la parità uomo-donna e le pari opportunità;
- il rispetto reciproco;
- l’apertura al dialogo per superare i conflitti interpersonali;
- la prevenzione della violenza sulle donne, il bullismo e il cyberbullismo;
- l’emersione della violenza assistita.
L’infanzia è un periodo particolarmente sensibile per lo sviluppo delle/i bambine/i che attraverso il gioco manifestano la loro personalità.
Il gioco dà al bambino fiducia nelle sue possibilità, capacità di prendere coscienza della realtà che lo circonda e lo mette in condizione di modificarla a suo piacimento, realizzando desideri impossibili, compensando le frustrazioni, scaricando le ansie e liberandosi dalle angosce.
Abbiamo scelto di rivisitare il gioco dell’oca, un gioco antico ma con finalità che corrispondono ai valori di collaborazione e lavoro di gruppo. Lo stesso infatti è un gioco di società e quindi molto interessante per trattare un problema complesso come quello della violenza intra familiare che affonda le sue radici nello stereotipo e nel pregiudizio culturale.
Scheda tecnica del gioco
Il gioco è stato creato ideato e sviluppato da Gerardo Lamattina, Monica Vodarich e Monica Francia per Linea Rosa.
Il coordinamento generale è di Gerardo Lamattina, i rapporti con le scuole e la
calendarizzazione e diffusione del gioco sono curate da Monica Vodarich per Linea Rosa.
Tutte le attività corporee previste dal gioco sono ideate e condotte da Monica Francia e seguono le linee guida del metodo CorpoGiochi® nel pieno rispetto delle norme di distanziamento fisico imposte dai protocolli antiCovid19 vigenti a scuola.
La grafica, le illustrazioni e i rapporti con i fornitori e i realizzatori sono curati da Rosanna Lama. Come disegno di base del gioco viene utilizzata la classica rappresentazione del gioco dell’oca mentre per l’iconografia dei pezzi e la rappresentazione delle caselle di gioco e delle carte la botanica delle foreste.
Il contenitore, i pezzi del gioco e le carte sono costruiti in materiale ecologico riciclato. Il gioco viene realizzato per essere diffuso nelle scuole primarie e secondarie, dopo una prima fase di formazione per i docenti, e successivamente con dei laboratori nelle classi che lo richiedono.
Ai ragazzi/e viene proposto un laboratorio di due ore al termine del quale a ogni ragazzo/a partecipante viene regalata una scatola gioco.
Io scelgo
Non scegliamo di nascere, non scegliamo il nostro nome, non scegliamo i nostri genitori, la nostra famiglia, la nostra educazione.
Se fossimo nati dall’altra parte del mondo, in una società diversa, in una famiglia diversa, con usi e costumi differenti dai nostri non saremmo quello che siamo oggi. Saremmo totalmente altre persone con un carattere diverso e con pensieri totalmente differenti.
Questo gioco offre ai bambini e alle bambine l’opportunità di cominciare a scegliere, di comprendere che dalle nostre scelte quotidiane, grandi e piccole dipende il loro futuro e quello dell’umanità.
Tra tutte le cose che non possiamo scegliere si apre uno spiraglio, un luogo fisico e mentale all’interno del quale praticare scelte. Possiamo scegliere di essere gentili. Possiamo accogliere il super potere della gentilezza per cambiare il futuro di tutte e di tutti perché cedere alla rabbia e alla paura è sempre la strada più facile ma la tristezza e la rabbia non sono mai alla base della crescita personale. Dire “io scelgo” vuol dire, farsi delle domande su cosa desideriamo, cosa vogliamo, ma per farlo è necessario ascoltare sé stessi e accorgersi degli altri. Per questo motivo consideriamo importante ridare valore alla percezione sensibile, ad una corporeità non sessualizzata e performante ma viva e agita con gli altri.
Questo gioco sperimenta la relazione fra i corpi utilizzando come paradigma e sfondo le nuove ricerche scientifiche sulla foresta e le connessioni che avvengono tra gli alberi e le radici.
La foresta è utilizzata per dare valore ad un’idea di interconnessione, di con-divenire tra esseri umani.
Il gioco è una tessitura collettiva, caratterizzato da prove da superare in gruppo. Gli individui diversi ed i gruppi diversi non sono mai in lotta tra di loro, ma in costante rinegoziazione interna e mettono alla prova le proprie capacità di collaborare con il gruppo.
Nessuno vince! Nessuno perde! Queste possibilità non sono contemplate, è un gioco sistematico di incastro e di ricerca dell’armonia.